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Oggigiorno sono sempre di più le persone che scelgono di seguire un’alimentazione vegetariana sia per motivi etici (rispetto degli animali, tutela dell’ambiente) sia per motivi salutistici.
Molti studi dimostrano, infatti, come un’alimentazione a base vegetale sia in grado di ridurre il rischio d’insorgenza di malattie cronico-degenerative e possa apportare benefici nel trattamento di alcune patologie.
Si possono distinguere, a grandi linee, due tipi di alimentazione vegetariana: il latto - ovo – vegetarismo, che prevede l’esclusione di carne e pesce e il veganismo, che oltre all’esclusione di carne e pesce, scarta anche tutti quei prodotti di derivazione animale (latte, uova, …).
Ci sono, comunque, molti alimenti disponibili in una dieta a base vegetale come ad esempio: cereali, legumi, frutta, verdura, semi, frutta secca, oli e grassi vegetali, …basta solo sfruttare a pieno la grande varietà racchiusa in ognuna di queste categorie.
Inoltre, in sostituzione della carne, si possono consumare il seitan (alimento altamente proteico che si ricava dal glutine di frumento o dal kamut o dal farro) o il tempeh (un panetto di soia fermentata) e, al posto del formaggio, il tofu (ricavato dal latte di soia).
Per seguire un menù vegetariano equilibrato occorre avere particolare attenzione nei confronti di alcuni nutrienti, quali acidi grassi omega 3, calcio, vitamina D e vitamina B12, ed evitare così possibili mancanze dannose per la salute, soprattutto tra chi sceglie il veganismo.
Gli acidi grassi omega 3 si possono trovare in noci, erbe aromatiche olio e semi di lino.
Il calcio si può assumere mangiando legumi, frutta secca e semi oleosi.
Per la vitamina D basta concedersi un’esposizione solare di circa dieci minuti tutti i giorni o di venti-trenta minuti due o tre volte la settimana.
Un’adeguata assunzione di vitamina B12, invece, è un po’ più complicata e così, di tanto in tanto, si utilizza un integratore per compensare.